http://www.avvocato-penalista-cirolla.blogspot.com/google4dd38cced8fb75ed.html Avvocato penalista ...: dicembre 1998

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giovedì 31 dicembre 1998

Avvocato penalista - Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità. Art. 331 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità. Art. 331 del Codice Penale.
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Art. 331 del Codice Penale. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.
 
Chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio, è punito con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa non inferiore a euro 516.
 
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da tre a sette anni e con la multa non inferiore a euro 3.098.
 
Si applica la disposizione dell'ultimo capoverso dell'articolo precedente.
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mercoledì 30 dicembre 1998

Avvocato penalista - Abbandono collettivo di pubblici uffici, impieghi, servizi o lavoro. Art. 330 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Abbandono collettivo di pubblici uffici, impieghi, servizi o lavoro. Art. 330 del Codice Penale.
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Art. 330 del Codice Penale. Abbandono collettivo di pubblici uffici, impieghi, servizi o lavoro.
 
[Art. 330. Abbandono collettivo di pubblici uffici, impieghi, servizi o lavoro.
 
I pubblici ufficiali, gli incaricati di un pubblico servizio aventi la qualità di impiegati, i privati che esercitano servizi pubblici o di pubblica necessità, non organizzati in imprese, e i dipendenti da imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, i quali, in numero di tre o più, abbandonano collettivamente l'ufficio, l'impiego, il servizio o il lavoro, ovvero li prestano in modo da turbarne la continuità o la regolarità, sono puniti con la reclusione fino a due anni.
 
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da due a cinque anni.
 
Le pene sono aumentate se il fatto:
 
1) è commesso per fine politico;
 
2) ha determinato dimostrazioni, tumulti o sommosse popolari.] (1)
 
(1) Articolo abrogato dall'art. 11 della Legge 12 giugno 1990, n°. 146.
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martedì 29 dicembre 1998

Avvocato penalista - Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica. Art. 329 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica. Art. 329 del Codice Penale.
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Art. 329 del Codice Penale. Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica.
 
Il militare o l'agente della forza pubblica, il quale rifiuta o ritarda indebitamente di eseguire una richiesta fattagli dall'autorità competente nelle forme stabilite dalla legge, è punito con la reclusione fino a due anni.
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lunedì 28 dicembre 1998

Avvocato penalista - Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione. Art. 328 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione. Art. 328 del Codice Penale.
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Art. 328 del Codice Penale. Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.
 
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
 
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032.
 
Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.
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domenica 27 dicembre 1998

Avvocato penalista - Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi o degli atti dell'autorità. Art. 327 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi o degli atti dell'autorità. Art. 327 del Codice Penale.
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Art. 327 del Codice Penale. Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi o degli atti dell'autorità.
 
[Art. 327. Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi o degli atti dell'autorità.
 
Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, eccita al dispregio delle istituzioni o all'inosservanza delle leggi, delle disposizioni dell'autorità o dei doveri inerenti a un pubblico ufficio o servizio, ovvero fa l'apologia di fatti contrari alle leggi, alle disposizioni dell'autorità o ai doveri predetti, è punito, quando il fatto non sia preveduto come reato da una particolare disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire quattrocentomila.
 
La disposizione precedente si applica anche al pubblico impiegato incaricato di un pubblico servizio, e al ministro di un culto.]  (1)
 
(1) Articolo abrogato dall'art. 18 della Legge 25 giugno 1999, n°. 205.
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sabato 26 dicembre 1998

Avvocato penalista - Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio. Art. 326 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio. Art. 326 del Codice Penale.
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Art. 326 del Codice Penale. Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
 
Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
 
Se l'agevolazione è soltanto colposa, si applica la reclusione fino a un anno.
 
Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, è punito con la reclusione da due a cinque anni.
 
Se il fatto è commesso al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto non patrimoniale o di cagionare ad altri un danno ingiusto, si applica la pena della reclusione fino a due anni.
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venerdì 25 dicembre 1998

Avvocato penalista - Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio. Art. 325 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio. Art. 325 del Codice Penale.
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Art. 325 del Codice Penale. Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio.
 
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore a euro 516.
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giovedì 24 dicembre 1998

Avvocato penalista - Interesse privato in atti di ufficio. Art. 324 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Interesse privato in atti di ufficio. Art. 324 del Codice Penale.
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Art. 324 del Codice Penale. Interesse privato in atti di ufficio. (1)

(1) L'articolo che così recitava: "Il pubblico ufficiale, che, direttamente o per interposta persona, o con atti simulati, prende un interesse privato in qualsiasi atto della pubblica amministrazione presso la quale esercita il proprio ufficio, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da lire duecentomila a quattro milioni." è stato abrogato dall'art. 20 della L. 26 aprile 1990, n°. 86.
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mercoledì 23 dicembre 1998

Avvocato penalista - Circostanza attenuante. Art. 323 bis del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Circostanza attenuante. Art. 323 bis del Codice Penale.
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Art. 323 bis del Codice Penale. Circostanza attenuante.

Se i fatti previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-quater, (1) 320, 322, 322-bis e 323 sono di particolare tenuità, le pene sono diminuite.

(1) Le parole: " 319 quater " sono state aggiunte dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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martedì 22 dicembre 1998

Avvocato penalista - Abuso di ufficio. Art. 323 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Abuso di ufficio. Art. 323 del Codice Penale.
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Art. 323 del Codice Penale. Abuso di ufficio.
 
Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico sevizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni. (1)
 
La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.
 
(1) Le parole: " da sei mesi a tre anni " sono state così sostituite dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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lunedì 21 dicembre 1998

Avvocato penalista - Confisca. Art. 322 ter del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Confisca. Art. 322 ter del Codice Penale.
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Art. 322 ter del Codice Penale. Confisca.

Nel caso di condanna, o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti previsti dagli articoli da 314 a 320, anche se commessi dai soggetti indicati nell'articolo 322-bis, primo comma, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto. (1)

Nel caso di condanna, o di applicazione della pena a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per il delitto previsto dall'articolo 321, anche se commesso ai sensi dell'articolo 322-bis, secondo comma, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a quello di detto profitto e, comunque, non inferiore a quello del denaro o delle altre utilità date o promesse al pubblico ufficiale o all'incaricato di pubblico servizio o agli altri soggetti indicati nell'articolo 322-bis, secondo comma.

Nei casi di cui ai commi primo e secondo, il giudice, con la sentenza di condanna, determina le somme di denaro o individua i beni assoggettati a confisca in quanto costituenti il profitto o il prezzo del reato ovvero in quanto di valore corrispondente al profitto o al prezzo del reato.

(1) Le parole: "o profitto" sono state aggiunte dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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domenica 20 dicembre 1998

Avvocato penalista - Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri. Art. 322 bis del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri.  Art. 322 bis del Codice Penale.
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Art. 322 bis del Codice Penale. Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri. (1)
 
Le disposizioni degli articoli 314, 316, da 317 a 320 e 322, terzo e quarto comma, si applicano anche:
 
1) ai membri della Commissione delle Comunità europee, del Parlamento europeo, della Corte di Giustizia e della Corte dei conti delle Comunità europee;
 
2) ai funzionari e agli agenti assunti per contratto a norma dello statuto dei funzionari delle Comunità europee o del regime applicabile agli agenti delle Comunità europee;
 
3) alle persone comandate dagli Stati membri o da qualsiasi ente pubblico o privato presso le Comunità europee, che esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti delle Comunità europee;
 
4) ai membri e agli addetti a enti costituiti sulla base dei Trattati che istituiscono le Comunità europee;
 
5) a coloro che, nell'ambito di altri Stati membri dell'Unione europea, svolgono funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio;
 
5-bis) ai giudici, al procuratore, ai procuratori aggiunti, ai funzionari e agli agenti della Corte penale internazionale, alle persone comandate dagli Stati parte del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale le quali esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti della Corte stessa, ai membri ed agli addetti a enti costituiti sulla base del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale (2).
 
Le disposizioni degli articoli 319-quater, secondo comma, (3) 321 e 322, primo e secondo comma, si applicano anche se il denaro o altra utilità è dato, offerto o promesso:
 
1) alle persone indicate nel primo comma del presente articolo;
 
2) a persone che esercitano funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio nell'ambito di altri Stati esteri o organizzazioni pubbliche internazionali, qualora il fatto sia commesso per procurare a sé o ad altri un indebito vantaggio in operazioni economiche internazionali ovvero al fine di ottenere o di mantenere un’attività economica finanziaria. (4)
 
Le persone indicate nel primo comma sono assimilate ai pubblici ufficiali, qualora esercitino funzioni corrispondenti, e agli incaricati di un pubblico servizio negli altri casi.
 
(1) La rubrica che recitava: "Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri." è stata così sostituita dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
 
(2) Numero aggiunto dall’art. 10, comma 1, lett. a) della L. 20 dicembre 2012, n°. 237.
 
(3) Le parole: "319-quater, secondo comma," sono state aggiunte dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
 
(4) Le parole: “ovvero al fine di ottenere o di mantenere un’attività economica finanziaria” sono state aggiunte dall’art. 3, comma 1, della L. 3 agosto 2009, n°. 116.
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sabato 19 dicembre 1998

Avvocato penalista - Istigazione alla corruzione. Art. 322 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Istigazione alla corruzione. Art. 322 del Codice Penale.
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Art. 322 del Codice Penale. Istigazione alla corruzione.

Chiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell'articolo 318, ridotta di un terzo. (1)

Se l'offerta o la promessa è fatta per indurre un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio ad omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un atto contrario ai suoi doveri, il colpevole soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nell'articolo 319, ridotta di un terzo.

La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro o altra utilità per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri. (2)

La pena di cui al secondo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall'articolo 319.

(1) Il comma che recitava: "Chiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato, per indurlo a compiere un atto del suo ufficio, soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell'articolo 318, ridotta di un terzo." è stato così modificato dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.

(2) Il comma che recitava: "La pena di cui al primo comma si applica al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato che sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato per le finalità indicate dall'articolo 318." è stato così modificato dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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venerdì 18 dicembre 1998

Avvocato penalista - Pene per il corruttore. Art. 321 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Pene per il corruttore. Art. 321 del Codice Penale.
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Art. 321 del Codice Penale. Pene per il corruttore.
 
Le pene stabilite nel primo comma dell'articolo 318, nell'articolo 319, nell'articolo 319-bis, nell'art. 319-ter, e nell'articolo 320 in relazione alle suddette ipotesi degli articoli 318 e 319, si applicano anche a chi dà o promette al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio il denaro od altra utilità.
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giovedì 17 dicembre 1998

Avvocato penalista - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. Art. 320 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. Art. 320 del Codice Penale.
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Art. 320 del Codice Penale. Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
 
Le disposizioni degli articoli 318 e 319 si applicano anche all'incaricato di un pubblico servizio. (1)
 
In ogni caso, le pene sono ridotte in misura non superiore a un terzo.

(1) Il comma che recitava: "Le disposizioni dell'articolo 319 si applicano anche all'incaricato di un pubblico servizio; quelle di cui all'articolo 318 si applicano anche alla persona incaricata di un pubblico servizio, qualora rivesta la qualità di pubblico impiegato." è stato così sostituito dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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mercoledì 16 dicembre 1998

Avvocato penalista - Induzione indebita a dare o promettere utilità. Art. 319 quater del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Induzione indebita a dare o promettere utilità. Art. 319 quater del Codice Penale.
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Art. 319 quater del Codice Penale. Induzione indebita a dare o promettere utilità.

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni.

Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. (1)

(1) Articolo aggiunto dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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martedì 15 dicembre 1998

Avvocato penalista - Corruzione in atti giudiziari. Art. 319 ter del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Corruzione in atti giudiziari. Art. 319 ter del Codice Penale.
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Art. 319 ter del Codice Penale. Corruzione in atti giudiziari.

Se i fatti indicati negli articoli 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da quattro a dieci anni. (1)

Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da cinque (2) a dodici anni; se deriva l'ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo, la pena è della reclusione da sei a venti anni.

(1) Le parole " da tre a otto anni" sono state così sostituite dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.

(2) Le parole " da quattro " sono state così sostituite dall'art. 1 della  L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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lunedì 14 dicembre 1998

Avvocato penalista - Circostanze aggravanti. Art. 319 bis del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Circostanze aggravanti. Art. 319 bis del Codice Penale.
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Art. 319 bis del Codice Penale. Circostanze aggravanti.
 
La pena è aumentata se il fatto di cui all'art. 319 ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni o la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene.
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domenica 13 dicembre 1998

Avvocato penalista - Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Art. 319 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Art. 319 del Codice Penale.
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Art. 319 del Codice Penale. Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
 
Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da quattro a otto anni. (1)
 
(1) Le parole "due o cinque anni." sono state così sostituite dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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sabato 12 dicembre 1998

Avvocato penalista - Corruzione per l'esercizio della funzione. Art. 318 del Codice Penale

Avvocato penalista  - Corruzione per l'esercizio della funzione. Art. 318 del Codice Penale.
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Art. 318 del Codice Penale. Corruzione per l'esercizio della funzione.
 
Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a cinque anni. (1)
 
(1) L'articolo previgente, intitolato Corruzione per un atto d'ufficio e che stabiliva:
 
Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
 
Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d'ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino a un anno., è stato così sostituito dall'art. 1 della  L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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venerdì 11 dicembre 1998

Avvocato penalista - Pene accessorie. Art. 317 bis del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Pene accessorie. Art. 317 bis del Codice Penale.
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Art. 317 bis del Codice Penale. Pene accessorie.
 
La condanna per il reato di cui agli articoli 314 e 317, 319 e 319 ter (1) importa l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
 
Nondimeno, se per circostanze attenuanti viene inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni, la condanna importa l'interdizione temporanea.
 
(1) Le parole " 319 e 319 ter " sono state inserite dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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giovedì 10 dicembre 1998

Avvocato penalista - Concussione. Art. 317 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Concussione. Art. 317 del Codice Penale.
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Art. 317 del Codice Penale. Concussione.
 
Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni.  (1)
 
(1) L'articolo che recitava: "Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni." è stato così sostituito dall'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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mercoledì 9 dicembre 1998

Avvocato penalista - Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Art. 316 ter del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Art. 316 ter del Codice Penale.
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Art. 316 ter del Codice Penale. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
 
Salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall'articolo 640-bis, chiunque mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
 
Quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96 si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da euro 5.164 a euro 25.822.
 
Tale sanzione non può comunque superare il triplo del beneficio conseguito.
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martedì 8 dicembre 1998

Avvocato penalista - Malversazione a danno dello Stato. Art. 316 bis del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Malversazione a danno dello Stato. Art. 316 bis del Codice Penale.
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Art. 316 bis del Codice Penale. Malversazione a danno dello Stato.
 
Chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere od allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina alle predette finalità, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
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lunedì 7 dicembre 1998

Avvocato penalista - Peculato mediante profitto dell'errore altrui. Art. 316 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Peculato mediante profitto dell'errore altrui. Art. 316 del Codice Penale.
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Art. 316 del Codice Penale. Peculato mediante profitto dell'errore altrui.
 
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
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domenica 6 dicembre 1998

Avvocato penalista - Malversazione a danno di privati. Art. 315 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Malversazione a danno di privati. Art. 315 del Codice Penale.
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Art. 315 del Codice Penale. Malversazione a danno di privati. (1)
 
[Art. 315 del Codice Penale. Malversazione a danno di privati.
 
"Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che si appropria o, comunque, distrae, a profitto proprio o di un terzo, denaro o qualsiasi cosa mobile non appartenente alla pubblica amministrazione, di cui egli ha il possesso per ragione del suo ufficio o servizio, è punito con la reclusione da tre a otto anni, e con la multa non inferiore a lire due milioni.
 
Si applicano le disposizioni del capoverso dell'articolo precedente."]
 
(1) Questo articolo è stato abrogato dall'art. 20, della L. 26 aprile 1990, n°. 86.
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sabato 5 dicembre 1998

Avvocato penalista - Peculato. Art. 314 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Peculato. Art. 314 del Codice Penale.
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Art. 314 del Codice Penale. Peculato.
 
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro (1) a dieci anni.
 
Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita.
 
(1) La parola "tre" è stata così sostituita dall'art. 1, della L. 6 novembre 2012, n°. 190.
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venerdì 4 dicembre 1998

Avvocato penalista - Autorizzazione a procedere o richiesta di procedimento. Art. 313 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Autorizzazione a procedere o richiesta di procedimento. Art. 313 del Codice Penale.
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Art. 313 del Codice Penale. Autorizzazione a procedere o richiesta di procedimento.
 
Per i delitti preveduti dagli articoli 244, 245, 265, 267, 269, 273, 274, 277, 278, 279, 287 e 288 non si può procedere senza l'autorizzazione del ministro per la giustizia.
 
Parimenti non si può procedere senza tale autorizzazione per i delitti preveduti dagli articoli 247, 248, 249, 250, 251 e 252, quando sono commessi a danno di uno Stato estero alleato o associato, a fine di guerra, allo Stato italiano.
 
Per il delitto preveduto nell'art. 290, quando è commesso contro l'Assemblea costituente ovvero contro le Assemblee legislative o una di queste, non si può procedere senza l'autorizzazione dell'Assemblea, contro la quale il vilipendio è diretto.
 
Negli altri casi non si può procedere senza l'autorizzazione del ministro per la giustizia.
 
I delitti preveduti dagli articoli 296, 297, 298, in relazione agli articoli 296 e 297, e dall'art. 299, sono punibili a richiesta del ministro per la giustizia.
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giovedì 3 dicembre 1998

Avvocato penalista - Espulsione od allontanamento dello straniero dallo Stato. Art. 312 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Espulsione od allontanamento dello straniero dallo Stato. Art. 312 del Codice Penale.
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Art. 312 del Codice Penale. Espulsione od allontanamento dello straniero dallo Stato. (1)
 
Il giudice ordina l’espulsione dello straniero ovvero l’allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino appartenente ad uno Stato membro dell’Unione europea, oltre che nei casi espressamente preveduti dalla legge, quando lo straniero o il cittadino appartenente ad uno Stato membro sia condannato ad una pena restrittiva della libertà personale per taluno dei delitti preveduti da questo titolo. (2)
 
Il trasgressore dell’ordine di espulsione od allontanamento pronunciato dal giudice è punito con la reclusione da uno a quattro anni.
 
In tal caso è obbligatorio l’arresto dell’autore del fatto, anche fuori dei casi di flagranza, e si procede con rito direttissimo.
 
(1) Articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, lett. b) del D. L. 23 maggio 2008, n°. 92, convertito con modificazioni nella L. 24 luglio 2008, n°. 125.
 
(2) Il periodo che recitava: “Ferme restando le disposizioni in materia di esecuzione delle misure di sicurezza personali, l’espulsione e l’allontanamento dal territorio dello Stato sono eseguiti dal questore secondo le modalità di cui, rispettivamente, all’articolo 13, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n°. 286, e all’articolo 20, comma 11, del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n°. 30”, è stato soppresso dall’art. 1, comma 3, della L. 15 luglio 2009, n°. 94.
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mercoledì 2 dicembre 1998

Avvocato penalista - Circostanza diminuente: lieve entità del fatto. Art. 311 del Codice Penale

Avvocato penalista  - Circostanza diminuente: lieve entità del fatto. Art. 311 del Codice Penale.
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Art. 311 del Codice Penale. Circostanza diminuente: lieve entità del fatto.

Le pene comminate per i delitti preveduti da questo titolo sono diminuite quando per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o circostanze dell'azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.
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martedì 1 dicembre 1998

Avvocato penalista - Tempo di guerra. Art. 310 del Codice Penale.

Avvocato penalista  - Tempo di guerra. Art. 310 del Codice Penale.
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Art. 310 del Codice Penale. Tempo di guerra.
 
Agli effetti della legge penale, nella denominazione di tempo di guerra è compreso anche il periodo di imminente pericolo di guerra, quando questa sia seguita.
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