Avvocato penalista - Il delitto di Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, secondo la nostra Corte di Cassazione, si configura solo con l’espressione “sporco negro” - che è razzista - e non pure con l’ingiuria "italiano di merda".
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La legge Mancino, dal nome dell'allora Ministro dell'Interno, che ne fu proponente, è una legge italiana introdotta nel 1993, che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista od aventi per scopo l'incitazione alla violenza ed alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.
La legge Mancino, dal nome dell'allora Ministro dell'Interno, che ne fu proponente, è una legge italiana introdotta nel 1993, che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista od aventi per scopo l'incitazione alla violenza ed alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.
Nata come Decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, recante "Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa." e convertita con modificazioni nella Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa", la legge Mancino è il principale strumento legislativo che l'ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini di odio razziale.
L'art. 1 di detta legge (Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi) dispone quanto segue: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni."
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a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni."
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""" Per la Cassazione l’espressione "sporco negro" è razzista; l’ingiuria "italiano di merda", no.